Impara a depurarti

Schermata 2015-06-24 alle 15.46.46Impara a Depurarti – Il Metodo Vartam

Il protocollo “Impara a depurarti“, associato al protocollo “VARTAM” di “Pier Antonio Bacci”, non è una dieta dimagrante ma un semplice schema alimentare depurativo e disintossicante che può essere utilizzato da tutte le persone sane. Coloro che hanno patologie cardiache o diabetiche devono consultare il proprio medico.

Che significa “Impara a depurarti“?  Il nostro stile di vita richiede al nostro organismo un intenso lavoro per liberare cellule e tessuti da tossine, metalli pesanti, radicali liberi e scorie. Soprattutto nel nostro intestino, per eccessi alimentari, per qualità ed errori nutrizionali, avvengono importanti modificazioni che, all’inizio, producono fermentazione, alterazione del nostro microbiota intestinale (un organo importante per la depurazione e la nutrizione cellulare), sovraccarico del fegato e dei reni, stasi linfatica e riduzione dell’ossigenazione cellulare per acidificazione tessutale e processi infiammatori dei tessuti e delle cellule adipose. Se non è possibile eliminare completamente l’intossicazione del nostro organismo, è invece possibile “Imparare a depurarsi“, mettendo cioè in pratica un insieme di momenti che qualificano lo stile di vita della Persona, in ossequio alla sua struttura fisica, alla sua cultura, ai suoi desideri, al suo lavoro, ai suoi vizi ed ai suoi piaceri.

Come si fa? Una cattiva alimentazione e un errato stile di vita alterano il normale equilibrio del nostro organismo, agendo anche su alcune individuali caratteristiche genetiche che facilitano l’apparizione di varie patologie croniche e degenerative, come artrosi, osteoporosi, sovrappeso e  malattie cardiovascolari. Anche “rughe”, invecchiamento, “cellulite”, “lipoedema”, “fibromialgia” e lipodistrofia dolorosa sono espressione della stasi di sostanze tossiche nei tessuti, dell’aumento dei radicali liberi con stress ossidativo, della riduzione dell’ossigenazione cellulare, con acidificazione e fibroedema evolutivo della matrice interstiziale.

Lo schema depurativo-deacidificante dura quattro  settimane ed è costituito da 3 fasi principali       

Fase 1 – Disintossicazione (3 giorni) – SuperDetox

Fase 2 – Depurazione (12 giorni) – Detox

Fase 3 – Recupero (15 giorni) – Depur-food

Sarebbe utile iniziare il percorso di sabato, per avere un week-end di riposo dove sia possibile favorire anche una semplice pulizia dell’intestino, perché due giorni di relativo riposo all’inizio del trattamento permettono di depurare corpo e psiche, rilassando anche la mente da tensioni e stress, ma tutto inizia con la VOLONTA’ e l’azione della mente.

Nella normale quotidianità, durante il giorno il corpo s’intossica e si acidifica, nella notte si depura e si rigenera grazie ai suoi validi sistemi di depurazione, come fegato, reni, intestino, polmoni e cute, che sanno eliminare le tossine che provengono dall’eccesso nel consumo di zuccheri raffinati, di glutine raffinato, di grassi, di alcool e di ormoni, così come da metalli pesanti, smog, fumo e sedentarietà, ma quando i livelli di equilibrio vengono superati, iniziano le alterazioni cellulari. Per questi motivi è assolutamente importante imparare a non intossicare il nostro organismo, così come è essenziale “imparare a depurarlo”, questa è la base razionale del protocollo di trattamento “VARTAM“.

Il nostro corpo richiede ossigenazione, nutrizione, energia, moderazione, qualità e movimento. Occorre mangiare di tutto e niente deve essere eliminato. Quotidianamente occorre fornire acqua, oligoelementi, carboidrati, grassi e proteine, almeno 1grammo di proteine per ogni Kg di peso corporeo al giorno, provenienti da carne, pesce, formaggi o legumi, a libera scelta, ma è essenziale mangiare con moderazione cibo di qualità, utilizzando sempre piatti piccoli, masticando bene e lentamente. Fare al massimo tre pasti al giorno per non affaticare il fegato (possibili due piccoli stuzzichini alle 11 e alle 17), ricordando che è essenziale associare al cibo il movimento, che deve essere moderato, costante e quanto più possibile all’aria aperta per favorire la migliore utilizzazione dell’ossigeno.

Come tutte le cose, anche il nostro corpo, la nostra mente e i nostri organi hanno bisogno di periodico riposo. Lasciare a riposo ogni tanto il nostro intestino e il nostro fegato significa farli depurare, bruciando accumuli di grasso, migliorando il metabolismo e la sensibilità all’insulina, riducendo scorie assorbite e sostanze tossiche nel sangue, con miglioramento delle capacità cognitive, fisiche e sessuali. Il presente schema non è una “dieta dimagrante”, ma un percorso nutrizionale temporaneo finalizzato alla depurazione dell’organismo, risulta utile prima di iniziare qualunque trattamento a finalità sintomatica o dermoestetica, soprattutto per gli arti inferiori caratterizzati sia da cellulite edematosa o adipofibrosa dolorosa, che da patologie flebolinfatiche con gambe gonfie e pesanti, disturbi dell’alvo e del sonno. Un giusto stile di vita e una periodica disintossicazione possono combattere in modo significativo l’evoluzione delle alterazioni dell’organismo, riducendo quell’iniziale stasi di sostanze tossiche ed acidificanti che scatenano tutti i processi di invecchiamento, facendo così divenire ciascuno il primo medico di se stesso, artefice anche del proprio miracolo estetico,

Questo schema può essere facilmente attuato da tutti ogni 3-4 mesi (ad esclusione di coloro che prendono farmaci antidiabetici o insulina che devono chiedere al proprio medico).

La “VARTAM” (Vascular and Respiratory Tissular and Mithocondrial Activity) è una strategia finalizzata all’ossigenazione dei tessutied alla stimolazione della respirazione mitocondriale con un’associata pulizia e riequilibrio delle funzioni intestinale del microbiota, utilizza tre momenti (disintossicante, depurativo e alcalinizzante) che puntano a depurare l’organismo, diminuendo l’acidità tessutale e stimolando l’ossigenazione delle cellule.  “Pier Antonio Bacci” ha codificato il protocollo nel 2006, integrando vari studi e riflessioni scientifiche, come la teoria dei “radicali liberi”, dimostrata nel 1956 dal chimico e biologo americano Denham Harman, con gli studi successivi di medici come Luc Montaigner e Giovanni Scapagnini e Eugenio Luigi Iorio, che hanno dimostrato il rapporto diretto che può esistere fra lo stress ossidativo e l’aumento dell’acidità tessutale causata da radicali liberi, da eccessi alimentari e inquinamento ambientale. Basandosi anche su studi e conclusioni scientifiche di importanti oncologi e nutrizionisti, quali il prof Umberto Veronesi, ilprof. Pietro Migliaccio,il prof. Nino Battistini, il prof. Pier Luigi Rossi e il prof. Mario Mauro Mariani. Ci sono anni di esperienze e osservazioni, attualmente con il prof. Raul Saggini e la prof.ssa Bonomo dell’Università di Chieti è in essere uno studio per verificare ulteriori indicazioni.